Dābār Jahvè

Nella tradizione biblica l'umano desiderio di sperimentare la divina presenza di Jahvè trova risposta, oltre che attraverso l'esperienza cultuale nel Tempio, anche nell'ascolto della sua Parola.
Dalla sua trascendenza, il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe parla infatti agli esseri umani, rivolgendosi in particolare ai profeti affinché essi trasmettano la sua Parola (in ebraico “dābār”, in aramaico “memra”) al popolo.
Ben di più di ciò che il vocabolo “parola” significa nelle lingue moderne, la Parola di Dio (in ebr. "Dābār-Jahve") ha un valore semantico assai ricco e profondo.
La Dābār Jahvè è infatti una forza divina attiva e creativa... che al contempo rivela ed agisce... forgiando gli eventi della storia umana conformemente ai divini piani di salvezza.
Leggendo i libri della Tōrāh possiamo così osservare come, nel suo aspetto di rivelazione, la Parola divina si manifesta in quanto Legge e regola di vita, evidenziando i disegni, la presenza e l'azione di Dio, svelando il senso nascosto degli avvenimenti terreni e facendosi anche promessa ed annuncio del futuro.
Inoltre, la Dābār Jahvè è realtà viva, continuamente operante, che costituisce il “ponte” attraverso il quale è Dio stesso che raggiunge l'essere umano con la sua forza e con la sua volontà salvifica.
Celebre, in questo senso, è il passo nel quale il profeta Isaia scrive: « Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, in modo da fornire il seme al seminatore e il pane a chi mangia, così sarà la parola che esce dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza avere attuato quanto volevo, e compiuto ciò per cui l'ho inviata » (Is 55,10-11)
Ecco allora che, mentre parla, Jahvè agisce, perché la sua Parola è una potenza perfettamente efficace nell'operare gli effetti da Lui voluti (Cfr. Gios 21,45; 23,14; 1Re8,56)...  producendo immancabilmente ciò che annuncia (Cfr. Num 23,19; Is 55,10 s)... realizzando sempre il divino disegno di salvezza.
Nell'Antico Testamento, la Dābār Jahvè si manifesta talvolta con “connotati” personali molto marcati, come per esempio quando viene inviata quale messaggero vivente (Cfr. Is 9,7; Sal 107,20), e... pur se tale Parola divina non diventa mai una vera e propria persona... questo tipo di passaggi veterotestamentari fa da preambolo alla realtà personificata della sapienza divina, che prende forma soprattutto nella biblica letteratura sapienziale, e della quale ci occuperemo nella prossima tappa.




Segue: La personificazione della Sapienza divina

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