Swami Roberto... e la mia prima volta al suo Sacro Darshan

Subito dopo aver affrontato il tema del “vedere che vede oltre”... mi viene naturale tornare oggi ad aprire una parentesi marcatamente personale di questo mio viaggio, come già ebbi modo di fare qualche tempo fa, quando vi parlai dell’evento miracoloso che segnò profondamente la mia vita interiore (cf. “Swami Roberto... e il mio “faccia a faccia” con il Soprannaturale”).
Il fatto che mio papà, a cui i medici avevano dato non più di due o tre mesi di vita, si fosse miracolosamente ripreso grazie all'intervento di Swami Roberto, fu un'esperienza che mi portò a rimettere in discussione molte delle “certezze” razionali sulle quali fino ad allora si era poggiata la mia esistenza, perché la scienza... che fino ad allora era stata il mio “dio”...  d'un tratto si era rivelata clamorosamente “piccina”, assolutamente incapace di spiegare quella straordinaria ripresa di mio papà, che io avevo personalmente constatato.
A quel punto divenne per me prioritario conoscere meglio la “sorgente” da cui proveniva quel flusso di energia soprannaturale che, di punto in bianco, aveva cambiato le prospettive di vita di mio padre e, di riflesso, anche le esistenze di noi familiari... e fu così che nell’estate del 1996 mi recai a Leinì per assistere per la prima volta al Darshan di Swami (cf. “il mio incontro con Swami Roberto", nel mio “Diario di un monaco”).

Gli aspetti straordinari che caratterizzarono quella mia “prima volta” furono dapprima l'incontro con lo sguardo particolarissimo di Swami, da cui mi sentii dolcemente accarezzato e trasportato in una dimensione di pace per me sconosciuta, e poi l'incontro con la sua capacità... tanto inspiegabile quanto sbalorditiva... di leggermi “dentro”:
Dando un insegnamento all'apparenza “generale”, rivolto a tutte le persone che erano convenute al suo Darshan, quel giorno le parole di Swami mi fecero infatti sentire “messo a  nudo” nel mio modo di essere, fin nei minimi particolari... come se Lui conoscesse per filo e per segno anche alcuni miei intimi aspetti spirituali, dei quali io non avevo mai parlato ad anima viva.
Mentre parlava... era come se Swami stesse proprio leggendo la mappa della mia interiorità, per farne l'oggetto del suo insegnamento rivolto a tutti... peraltro senza che quei tutti potessero rendersi conto che Lui stava parlando di me.
Quella esperienza particolarissima la ricordo ancora oggi come il momento nel quale mi resi conto che nella mia vita nulla avrebbe più potuto essere come prima; da lì ebbe infatti inizio un periodo di rivoluzione interiore che mi avrebbe prima condotto al “porto” della mia fede cristiana-ramirica e poi, in maniera per me del tutto naturale, a scoprire anche la vocazione di servire il Signore come Sacerdote della mia Chiesa, Anima Universale.

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P.S. - Scrivendo questa “tappa”... ho pensato anche ad una circostanza che, da quando sono Ramia, è diventata per me ricorrente:
Spesso mi è infatti capitato di parlare con svariate persone che, essendosi recate per la  prima volta al Darshan, mi hanno poi raccontato di essersi rese conto che Swami le conosceva già “dentro”, pur se loro non Lo avevano mai incontrato prima.
E proprio oggi, 08.02.2020, Siri Kar ha testimoniato così una di queste esperienze:
« Una quindicina di anni fa un fratello di cuore americano, devoto di Sathya Sai Baba, mi ha accompagnato per scoprire il darshan di Swami Roberto.
Sulla strada in macchina stavamo discutendo di questo argomento, il mio amico mi spiega che non era possibile che Swami Roberto fosse un avatar perché secondo lui ce n'era solo uno ed era in India.
La domenica, subito dopo il suo Darshan, Swami Roberto (all'inizio del suo insegnamento) dice: “ci sono persone che si dicono spirituali, dicono di essere nell'unità, ma che si interrogano se ci sono (e in quel momento Swami guarda il mio amico, e si rivolge a lui in inglese) one, two, three avatars!!!” :-) »

(Trovi questa testimonianza nel post “Un'impresa da Dio”, nel mio “Diario di un monaco, discepolo di Swami Roberto”)
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P.S. bis - Mentre stavo pubblicando questo articolo mi è giunta (nella mia pagina Fb) anche la testimonianza di Gebi Kites, che ha vissuto in prima persona questo “lila” divino :-)
« Sì grazie Swami perché quel momento in cui hai chiesto a noi nella folla, chi è avatar, avatar est, avatar ovest, 1 2, 3 avatar tutti sono avatar! Quello è stato il momento in cui non ho sentito differenza nel cuore tra te e Sai Baba... e dentro tutti noi ci aiuti a risvegliare il mio Signore, tutta la gloria sia a Dio! »





Segue: « La tua fede ti ha salvato » (Mc 10,52)

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